Zamarro Official Website | Supermodern Official Website
Artist: Zamarro
Location: Basilea, Switzerland
Line-up: Markus Gisin (guitar, vocals), Marco Redolfi (bass), Michael Hediger (drums)
Album: Lust In Translation
Label & Pubblication Year: Supermodern, 2004
Tracklist: Roadmovie / Breakdown / Like I Do / Laku Noc / Behind The Moon / 1975 / Lost / Glow / Android / Faith / Zagreb / She's Rock'n Roll
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Al airots igled... Uhm... preso dall'originale libretto interno di "Lust In Translation", affetto a quanto pare dal morbo del granchio scrittore, ho iniziato a digitare caratteri al contrario. A parte gli scherzi, la storia degli Zamarro inizia nel 2002 quando Markus Gisin abbandona la sua precedente band chiamata Lunazone per dedicarsi ad un nuovo progetto musicale nel quale viene da subito coinvolto il batterista Michael Hediger, già tecnico del suono dei Lunazone ed ex-Hell Mute. Dopo avere realizzato un 10'' di 6 traccie, nel Novembre del 2002 la Middle Class Pig Records, indie label tedesca già con The Masons, Cretin 66, The Blondes, immette sul mercato il loro primo CD titolato "1st Race". Dopo questa release, gli Zamarro riescono ad esibirsi in una lunga serie di live-shows partendo dalla terra natia per arrivare sino agli Stati Uniti. Nel Settembre del 2003 il produttore Jack Endino (Nirvana, Soundgarden, Mudhoney, Zeke, Theraphy, The Supersuckers, Zen Guerrilla, etc.) decide, dopo avere ascoltato alcuni demo, di produrre il nuovo lavoro degli Zamarro, che verrà poi registrato presso i Soundhouse Studios di Seattle. Si parte così alla grande con "Roadmovie", in un ribollire di groove fra Thin Lizzy, Zen Guerrilla e Halfway To Gone. "Breakdown" e "Like I Do" attraggono grazie alle buone linee melodiche dei loro refrains e a un tessuto sonoro che vede gli Hellacopters e i Gluecifer scorazzare a destra e manca, mentre i Kyuss vengono a fare qualche capatina per dare al tutto il giusto fuzz appeal. "Laku Noc" rappresenta la prima sorpresa di "Lust In Translation" con un approccio quasi darkeggiante, con i Cult nelle ossa e i soliti debordanti guitar solos guidati dall' esperto Gisin. "Behind The Moon" ritorna a macinare classe e raw attitude, perché potete pure rivoltare gli Zamarro e affibiare al loro sound qualsiasi astrusa definizione, ma "Lust In Translation", è uno di quei lavori che porta ai massimi livelli il verbo del vero Hard Rock. Per rendersene definitivamente conto ascoltatevi la successiva "1975", la mia song preferita. Via poi con i break'n'roll riffs di "Lost" e la fumosa coltre di energia sprigionata dal sulfureo attacco titolato "Glow". In chiusura ecco arrivare "Zagreb", con il motore del dragster targato Zamarro che viene messo alla frusta da continue ripartenze inframezzate da ispirati momenti acustici. Vi informiamo che sulla versione in vinile di "Lust In Translation" potrete trovare una track aggiuntiva titolata "She's Rock'n'Roll". Dopo i Backwash la Svizzera trova un'altra band di assoluto valore e mentre il "cioccolato" non perde mai il proprio antico fascino, The Rock Explosion spara un'altra cartuccia fra i propri top albums!

Recensione realizzata da Rossi Bruno
Vote: 8